domenica 6 ottobre 2013

Tutto bianco / tutto nero

Visto che la scissione è un meccanismo di difesa principe nel DCA ho deciso di raccontarvi i fatti di questi giorni come li vedo io, o come li vedreste voi, per vedere la dicotomia del "tutto bianco/tutto nero" e cercare di superarla.

Tutto nero.
- Giovedi ho avuto un'abbuffata di quelle che non avevo da molto tempo. Con vomito. Il vomito di questa abbuffata è stato bellissimo. Passatemi il termine. Non so se accade anche a voi ma per me vomitare spesso non è facile e ci rinuncio dopo mezz'ora che ci tento perchè i pezzi vengono fuori lentamente e in quantità irrisoria. A volte, invece, mi capita un vomito stile esorcista veramente liberatorio. Pur nella tristezza e pateticità del gesto, quel vomito mi fa stare davvero bene. Quando ho finito non mi sento in colpa perchè i conati sono forti, travolgenti, e il vomito esplode a fiumi. E' violento, cattivo e buono allo stesso tempo. Quindi, per farla breve, giovedi è stata una giornata revival con tutte le migliori caratteristiche della bulimia unite insieme. Uno spettacolo da non perdere. Comunque, credo che l'origine dell'abbuffata sia da ricercarsi nella crisi del rapporto con mia mamma. Come vi ho detto che avevo paura che quel bell'equilibrio che avevamo raggiunto potesse rompersi, così è successo e io sono di nuovo in balia di me stessa. In realtà, non proprio come prima... credo che il suo aiuto mi abbia permesso di sperimentarmi in altre situazioni e quindi di fatto penso di essere effettivamente capace, da sola, di gestirmi più di prima. Ciò non toglie che le ricadute continueranno ad esserci per non so quanto tempo.
- Litigate sul gatto. Mia mamma, probabilmente accorgendosi che ce l'ho con lei, continua a stuzzicarmi con la storia del gatto. Non capisce niente, accidenti. Ieri mi rompeva perchè stavo per andare al gattile per vedere come stava il micio. Dato che sono stata io a portarlo, le volontarie mi hanno detto che potevo andare a trovarlo quando volevo e potevo chiedere come stava. Magari al micio non cambia niente, ma a me si! Pensarlo lì, da solo, mi fa una tristezza e mi si stringe il cuore. E' incredibile che mia madre non capisca e non riesco ancora a capacitarmi di questa sua stupida presa di posizione, volta solo ad infastidirmi (o a stemperare il suo senso di colpa, ma il senso di colpa è suo e io non ho intenzione di condividerlo con lei, quindi che impari a gestirselo, accidenti).

Tutto bianco.
- Venerdi sono andata a casa della mia migliore amica e abbiamo passato un pomeriggio/sera stupendo. Dato che qualche settimana fa avevo provato il famoso tailleur per la laurea e mi ero vista più o meno come un elefante in una cristalleria, con il supporto della psichiatra e delle psicologhe ("Cara, non devi vestirti alla tua laurea come i tuoi vorrebbero che ti vestissi, ma come tu ti senti a tuo agio!"), e con la compagnia della mia amica, sono andata a comprare un paio di jeans grigi e una maglietta da mettere sotto la giacca. A parte che non ridevo e non mi divertivo così da secoli, ma poi effettivamente le cose che ho preso mi piacciono molto ed è stato divertente fare shopping dopo una vita che non lo facevo. Inoltre, a casa della mia amica io mi trovo benissimo, i suoi genitori sono veramente dei grandi, lei ha un bellissimo rapporto con loro e ci credo, sono gente aperta, con un sacco di interessi e sanno sfruttare la loro vita. Mi sento molto legata a loro e mi piacerebbe passare più tempo lì.... il problema è che ovviamente mia madre mi rompe sempre le palle, perchè lei si vede depauperata del suo potere di madre e si sente esclusa.
- Ieri ho visto il mio ragazzo dopo la sua solita settimana lavorativa... abbiamo passato un pomeriggio/sera semplice: siamo andati al gattile, poi abbiamo cenato in un ristorantino e poi cinema. E poi.... abbiamo passato dei bellissimi minuti nella sua macchina al buio, non so se mi spiego :P Non so perchè, ma ieri mi sembrava di stare con lui da pochissimo, mi sentivo come quando stavamo insieme da poco e ancora c'era quella scintilla. In realtà la scintilla non se n'è mai andata e per stare insieme da quasi 8 anni non è mica poco. Stanotte finalmente dopo non so quanti mesi ho dormito benissimo, pesantemente, senza svegliarmi e senza sogni. E' merito suo, immagino. Lo amo, lo amo più di qualsiasi altra cosa al mondo e vorrei veramente che il tempo accelerasse, che io riesca ad avere un lavoro e che finalmente potremo andare a vivere insieme...


In generale mi sento sempre divisa in due comunque. Da una parte, la speranza per il futuro, dall'altra l'angoscia dell'eterno presente che rimane sempre statico. Da una parte, l'idea di star migliorando, dall'altra, la paura di diventare come non voglio. Da una parte, l'idea di passi avanti, dall'altra, l'idea di passi all'indietro. Sarebbe bello, per una volta, sentirsi sicure di ciò che si pensa, si prova, si vuole. Io non penso, provo, voglio mai niente di definito. Penso, provo, voglio tutto e il contrario di tutto, la maggior parte delle volte e non riesco a trovare me stessa.

Lis, dove sei?

3 commenti:

  1. volta solo ad infastidirmi (o a stemperare il suo senso di colpa, ma il senso di colpa è suo e io non ho intenzione di condividerlo con lei, quindi che impari a gestirselo, accidenti).= questa si che é una posizione matura!
    Qualsiasi cosa tua madre debba gestire, non puó farlo fare a te e deve farlo da sola. E credo che il fatto che tu lo abbia capito e messo in chiaro sia un chiaro segnale di come TU, in primis, sappia separare te da lei e magari questo cambierá un po le dinamiche in generale.
    Cioé é vero che tu non puoi cambiarla ma se tu sarai la prima ad essere matura lei avrá un esempio sano davanti a se e sará prima o poi costretta ad assumersi le sue responsabilitá.

    E' bellissimo quello che hai scritto della tua amica e di com'é andata col tuo ragazzo!sono contentissima!
    "Mi sento molto legata a loro e mi piacerebbe passare più tempo lì.... il problema è che ovviamente mia madre mi rompe sempre le palle, perchè lei si vede depauperata del suo potere di madre e si sente esclusa."= beh, tutte le mamme possono in certi momenti essere gelose, sentirsi da meno, o avere paura di sentirsi escluse o sostituite. Credo peró che tu non debba assolutamente preoccuparti di questo ma pensare al tuo benessere..Nel senso che non devi sentirti in colpa o robe varie se ti senti bene con persone che non sono Lei.
    Magari puoi farle capire che nessuno la puó sostituire ne rimpiazzare il suo posto o l'amore che ha per te. Quello resterá tale anche se tu vuoi bene ad altra gente..
    Comunque ne verrá a capo e fa parte credo anche della sua di crescita, come madre.
    Mia madre ha fatto molta fatica a "lasciarmi andare" in questo senso. Credo ci sia un po la paura di perdere i figli, ma vedrai che ne verrá a capo e non credo voglia romperti le palle solo che magari deve trovare il suo modo di gestire la cosa dentro di se.
    per l'ultima parte del post: é impressionante come hai descritto come ti senti..
    io mi sento spesso, SE NON SEMPRE, cosi.
    Per cui purtroppo, non ho consigli ne parole adatte..Peró da quando faccio terapia sto imparando ad "accettare" questo "dualismo".
    Cioé la mia psicologa una volta mi ha detto "Non sempre quello che vogliamo e quello che facciamo poi, coincidono." E quello puó far sentire divisi in 2.
    Ma la realtá é che noi SIAMO DIVISI IN DUE.
    Solo che a me non quadrava questa cosa, io volevo sentirmi un tutt'uno. Volevo come hai detto, sentirmi sicura di quello che provavo, volevo ecc..
    Credo sia ancora in costruzionexD..almeno x me.
    Mi sento comunque divisa in 2, ma forse da quando ho accettato che forse non si é mai DEL TUTTO sicuri, ma lo si é solo in quel momento, mi sento piú sicura..
    Un abbraccio grande!

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    1. Grazie pretty *-* sei sempre così dolce e comprensiva, sei molto consapevole delle dinamiche familiari e dei pensieri individuali e penso che questo tuo "allenamento" ti porterà dei benefici non indifferenti nel tuo futuro :) Sai, proprio oggi pensavo ad una cosa; è vero ciò che dici sull'accettazione del dualismo ma è vero anche che c'è una cosa di cui sono sicura: sto andando avanti, non sono ferma. E questo vale anche per te. Stiamo affrontando la nostra vita, non la stiamo subendo passivamente. E sarà difficile fare questo per tutti gli aspetti della nostra vita, ma guardando le tue parole e nient'altro di te posso affermare con certezza che hai le potenzialità per fare tutto ciò che vuoi. Dovrei convincermi anche io della stessa cosa, anche io posso farcela. La certezza è questa: stiamo andando avanti, e possiamo farcela. Ti abbraccio forte.

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    2. Che belle parole, Grazie!!*_*
      Ma certo che puoi farcela!"Stiamo affrontando la nostra vita, non la stiamo subendo passivamente." questa frase penso sia la chiave di tutto, a volte ci sono alti e bassi, forse il sentirsi come dicevamo fa parte del gioco, peró se non si subisce passivamente e si va avanti, é sicuro che sta andando bene..
      sei troppo gentile, non so se sono cosi consapevole..ci provo..cioé io non ne so niente di psicologia, peró di certo fare terapia mi ha fatto bene, quello sicuro:-)
      Peró sei carinissima mi hai trasmesso un sacco di positivitá..
      Ps= mannaggia mia zia aveva 15 micini appena nati, averti "conosciuto" prima avrei saputo a chi portarli!
      In bocca al lupo con il micino..sono troppo bellini i mici*_*
      un abbraccione

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