Sfogo.
La giornata di oggi è proprio così: Uff.
Stamattina ho levato le tende da casa mia il più presto possibile perchè detesto stare in casa. Mia mamma è una casalinga, mio papà lavora in casa. Ci sono un certo numero di scenari possibili:
1. La famiglia del Mulino Bianco. Tutti sembrano felici e contenti. Il papà addirittura ridacchia per qualcosa. La mamma gli sorride e lo chiama "amore". Poi cade un cucchiaino a terra e succede il finimondo: "Ma sei cretinaaaaaa??!?!?!?!??!??!!"
2. Il Disturbo da Comportamento Dirompente. In realtà è un disturbo che colpisce i bambini in età scolare, ma quando i miei sono così si comportano esattamente come i bambini in questa sindrome: si fanno i dispetti, provocano apposta l'altro e si divertono a divorarsi vicendevolmente.
3. Il dramma familiare positivo. Papà ha la faccia stanca e la mamma gli sta vicino. Mi dice: "No, non è il momento di chiedere i soldi per l'abbonamento del treno di questo mese, il papà ha avuto una brutta giornata... tu pensi solo a te stessa"
4. Il dramma familiare negativo. Papà ha la faccia stanca e la mamma lo insulta. "Non combini niente tutto il giorno, stai sempre davanti al computer!" alternato a: "Esci sempre, non ci sei mai!".
5. Il ricovero psichiatrico. A turno, mia mamma e mio papà si comportano da pazienti depressi. Rimangono in pigiama tutto il giorno, passano la giornata a letto, non mangiano, non si lavano, non fanno niente. Questo, alternato a: a turno, mia mamma e mio papà sono incazzati neri con l'universo e non potrai aspettarti nient'altro che una risposta acida da loro.
Certo, direte voi, tutti i genitori si comportano così una tantum. Il problema è che ogni santo giorno c'è una messa in scena a scelta tra queste e non ci sono motivi che scatenino un'arrabbiatura o un'annullamento di sè. O meglio, sono certa che ci siano dei motivi ma non si parla mai. In casa mia o c'è silenzio tombale o si urla, non esistono vie di mezzo. E nelle giornate "da mulino bianco" si parla di stronzate e non di cose serie.
Mille volte i miei hanno ripetuto, più volte all'anno, che si sarebbero lasciati, avrebbero divorziato eccetera eccetera. Noi figli eravamo d'accordo: tutte le volte dicevamo loro che anche secondo noi era la scelta migliore e che noi l'avremmo vissuta bene. Non è mai successo.
L'unica certezza all'interno di questo caos è che la mattina quando mi sveglio non so mai come potrò trovarli: felici, tristi, arrabbiati, incazzati, adirati, depressi, euforici... non lo so. Ogni mattina è una scoperta e io odio vivere nell'incertezza.
Oggi, torno a casa nel pomeriggio, dopo aver passato tutto il giorno a impazzire dietro l'ultimo capitolo della tesi che mi sta facendo dannare e cosa trovo? Mio papà chiuso in camera che dorme e mia mamma che mi prende, mi porta sul balcone e mi vomita in faccia tutto quello che è successo oggi, la sua disperazione, la sua voglia di andare via (per la millesima volta), i suoi sentimenti, tutto quanto. A me in quei momenti fa tenerezza perchè io lo vedo che soffre davvero, ma mi chiedo... perchè non fa niente per cambiare? Forse è impossibilitata come me e ogni volta che ci ha provato si è sentita persa senza mio padre (lei è molto dipendente da lui, anche se ama e odia questa cosa) però cazzo... almeno una volta potrei essere lasciata fuori da tutto questo?
E pensare che prima era molto peggio: solo l'anno scorso a periodi alterni a seconda del loro umore diventavo la confidente di mamma o la consigliera di papà, si sfogavano con me di qualsiasi cosa, mi dicevano anche cose che sinceramente avrei preferito non sapere in quanto figlia (niente di brutto, però insomma i genitori non dovrebbero essere capaci di gestirsi da soli?! O quanto meno, avere qualcuno che li ascolti e li sopporti che non siano i propri figli). Adesso succede ogni tanto e ultimamente solo con mia mamma dato che mio papà non mi parla più. E' questo che si ottiene quando ti rifiuti o esponi le tue perplessità rispetto al ruolo che ti hanno attribuito: mio papà non mi parla, fa finta che non esisto, e mia mamma fa la vittima finchè non mi fa troppa pena da ascoltarla.
Io non ce la faccio più. Questa situazione è stressante, io non voglio fare il genitore dei genitori, ma non voglio nemmeno che soffrano sempre così tanto. Io lo vedo benissimo il loro dolore, anche se loro probabilmente non se ne accorgono e pensano che io pensi solo a me stessa.
La cosa che mi da ancora più fastidio è che solo ora che la scrivo mi rendo conto quanto mi irriti questa situazione, e guarda caso stasera ho il craving più forte del solito: è il binge che mi dice: "Dai forza, prenditi qualcosa da mangiare e ficcatelo in bocca per chiudere quella piccola ferita che si è aperta. Se fai finta che non esista e la rattoppi col cibo invece che aprirla e pensarci, sarà meglio". Invece no. Non sarà meglio. Perchè tra qualche giorno saremo punto e da capo e invece io stasera ho deciso di fregarmene. Chi mi sta aiutando con la terapia? Nessuno. Non sapevano nemmeno che ci andassi in terapia (anzi, mio papà non lo sa ancora) e mia madre l'ha scoperto dopo 6 mesi. Non sapeva che prendevo gli antidepressivi e gli ansiolitici, non sa ad oggi quanto sia difficile per me. E non mi chiede niente, non dice niente, non prova a chiedermi: "Posso fare qualcosa per aiutarti?". No. Non gliene frega niente. Questa è l'amara verità. E sai checc'è? Adesso me ne frego anche io.
D.A. di oggi.
Colazione: 30 gr cereali integrali (90) + 125 ml latte scremato (50) = 140
Spuntino: una brioche al cioccolato di quelle delle macchinette (non ho resistito >.<, mi sono alzata con la voglia e quando l'ho vista ho perso la ragione) = 220
Pranzo: 4 crackers integrali (110) + 90 gr tonno al naturale (90) + melanzane grigliate (30) + 1 yogurt alla fragola (60) + 2 pesche (60) = 350
Merenda: 1 pesca (50) + 1 yogurt alla prugna (60) = 110
Cena: 70 gr bresaola (120) + coste lessate (50) + 5 crackers integrali (140) + 1 pera piccola (50) + 1 mela piccola (60) = 420
Totale: 1240. Dato che non voglio avere un regime alimentare troppo restrittivo, ho deciso che starò tra le 1000 e le 1200 kcal giornaliere. Ovviamente oggi sforo >.< cercherò di recuperare domani ._. ma oggi è già andata di lusso così. E' stata proprio una giornata binge ._.
AGGIORNAMENTI CATASTROFICI delle 23.14: caduta libera post-cena: ho ceduto al binge. ._. al secondo giorno della sfida non è male no? >.< guardo il lato positivo: non è stata un'abbuffata perciò non devo darmi per vinta. Ho mangiato 1 mela piccola (60 kcal), 1 fetta di pane (60 kcal) e una quantità imprecisata di marmellata di more senza zucchero (???). Molto meglio del solito, quindi. Ma sarebbe stato molto meglio evitarlo. Ma domani è un altro giorno. Perciò, cercherò di tenermi. Mah :(
Allenamento. Ecco, purtroppo oggi non ho potuto fare praticamente niente :( non so perchè, ma quando cammino sotto al sole, una volta che mi siedo o che cmq sto al fresco, le gambe mi diventano pesantissime. Ieri credo di aver esagerato con gli esercizi perchè stamattina ( e tuttora) mi faceva male tutto. Polpacci, cosce, sedere... qualsiasi cosa. Ho consultato il medico (cioè il mio moroso) e mi ha proibito di fare step, soprattutto xkè ho il ginocchio destro dolorante e vorrei evitare di giocarmelo del tutto >.< per cui la mia attività fisica di oggi si è limitata ad una passeggiata di 1 ora e mezza a passo da pensionato e 15 minuti di stretching per le gambe perchè non riuscivo nemmeno a muovermi. Spero domattina di riuscire a fare step.
Abbraccio collettivo,
Lis.
come hai intuito tu stessa..
RispondiEliminaè probabile che i tuoi genitori neghino il dolore..
chi con l'apatia..chi con le accuse..chi scaricando colpe agli altri..
e anche il binge è negare il dolore..
per cui tu non fare come loro..
sfogati..urla..piangi..
ma non usare il cibo come palliativo..
il cibo non è emozione nè persona..
è lo stesso errore faccio io..
coraggio!!
ti abbraccio forte forte
Grazie :) purtroppo non ci riesco.. e le poche volte che riesco purtroppo sto peggio di prima :S continuo a ripetermi "a piccoli passi..." ...già... a me sembra di essere ferma però :/
EliminaBisogna cercare di pensare al cibo per quello che è: un nutrimento, niente di più, niente di meno. Noi invece lo investiamo di significati magici, tragici, curativi, palliativi.. niente di più sbagliato.. ma è difficile rinunciarci.
Rialziamoci, ancora.
Mi dispiace tanto..che brutta situazione..
RispondiEliminaSecondo me, tu non potrai cancellare il loro dolore, ne, in un certo senso, è tuo compito o dovere occuparti della loro felicità.
Per cui se tu ci soffri, cerca di lasciare a loro questo fardello, magari standogli accanto ma non permettendo di "vomitarti addosso"la situazione..
Non so se capisci cosa intendo..con questo non intendo lontananza emotiva ne menefreghismo. Però tu non puoi fare niente tranne stare accanto ma distaccata.
Se si amano ancora e hanno dinamiche che non riescono a risolvere potrebbero fare qualche terapia di coppia, io non so i motivi..
Comunque no, non permettere a questa situazione di crearti problemi con il cibo!Non risolverà niente, anzi ti farà sentire peggio.
Mi dispiace per questa situazione in casa. Ti sono vicina. Cerca di essere forte, non cedere.
Vedrai che si risolverà tutto.
Ti abbraccio